Anniversario della morte di Emil Cioran

Oggi ricorre la scomparsa del grande filosofo esistenzialista rumeno Emil Cioran, voglio ricordarlo con la sua originale visione del suicidio: “Ricordo un’occasione in cui per tre ore ho passeggiato nel Lussemburgo con un ingegnere che voleva suicidarsi. Alla fine l’ho convinto a non farlo. Gli ho detto che l’importante era aver concepito l’idea, sapersi libero. Credo che l’idea del suicidio sia l’unica cosa che rende sopportabile la vita, ma bisogna saperla sfruttare, non affrettarsi a tirare le conseguenze. È un’idea molto utile: dovrebbero farci delle lezioni nelle scuole!” ELO

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Interconnessioni

È importante sapersi ritirare in se stessi: un eccessivo contatto con gli altri, spesso così dissimili da noi, disturba il nostro ordine interiore, riaccende passioni assopite, inasprisce tutto ciò che nell’animo vi è di debole o di non ancora perfettamente guarito. Vanno opportunamente alternate le due dimensioni della solitudine e della socialità: la prima ci farà provare nostalgia dei nostri simili, l’altra di noi stessi; in questo modo, l’una sarà proficuo rimedio dell’altra. La solitudine guarirà l’avversione alla folla, la folla cancellerà il tedio della solitudine. » Seneca, “De tranquillitate…

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Un nuovo giorno

Un nuovo giorno si apre d’innanzi a me. Una nuova giornata in cui cerchi di sopravvivere combattendo contro tutto e tutti. Appena fuori dall’uscio di casa, ti piomba addosso quel senso di vuoto che ti attanaglia fino a toglierti il respiro. Migliaia di esseri abominevoli, vacui, inutili, mistificatori li vedi agitarsi intorno a te in una corsa senza senso, senza meta, in preda all’illusione di costruire qualcosa. Ma cosa? Si muovono non curanti di ciò che li circonda. Pronti a tutto pur di portare a casa un risultato, ma quale?…

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Frammenti

Lui sembrava venisse da un’altra galassia, certamente più primitiva, rozza ma forse proprio per questo le emozioni ed i sentimenti che era in grado di provare erano travolgenti, genuini, totalizzanti. Tutte le esperienze erano completamente pervasiva ed invasive, lo coinvolgevano col corpo e con la mente tanto da rappresentare motivo di vita. Tutto era sensazionale, tutto era portato all’eccesso. Già, forse questa è la descrizione giusta: “Eccesso” Per lui vivere significava portare ogni emozione al limite della concezione umana, fino a rasentare la distruzione di se stessi e degli altri,…

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Friedrich Nietzsche

Un video di Nietzsche infermo, con la sorella Elizabeth che prova a comunicare con lui ed a coprirlo con una coperta. Una mente geniale, un animo nobile, padre di concetti ancora oggi attualissimi come l’eterno ritorno, l’oltreuomo, la volontà di potenza. Sua è la frase:”Dio è morto” con la quale suggella la fine di tutti i valori giudaico-cristiani che hanno sostenuto la civiltà occidentale per duemila anni. Che tristezza vederlo in queste condizioni. Non dovrebbe essere possibile permettere ad un uomo così grande di spegnersi lentamente. Non bisognerebbe permetterlo a…

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