L’EUROPA E’ MORTA

Il 2 marzo u.s. condividendo il Tweet sottostante sui social, scrivevo:

L’Europa è morta! Tutto ciò che per settant’anni si è cercato di costruire si dissolverà nei prossimi cinque/dieci anni al massimo. Il processo di disgregazione sarà molto veloce e procederà con un crescendo rossiniano. Da inizio anno gli episodi che dimostrano lo stato terminale del malato (EUROPA) sono molto evidenti. Il primo episodio è l’uccisione del generale iraniano Soleimani, di fronte a tale evento l’Europa non è riuscita ad avere una voce univoca ma cosa ben più grave non ci ha neanche provato; secondo episodio la Brexit; terzo episodio la tragedia umanitaria al confine tra Grecia e Turchia e l’atteggiamento che ambedue i paesi stanno tenendo nei confronti dei profughi senza che l’Europa si pronunci o proponga una risoluzione. A meno di un colpo di scena dell’ultima ora, ma non vedo ad oggi la volontà politica di nessun paese, questa è la fine di uno dei più lunghi periodi di pace in Europa ed il riaprirsi di scontri interni e di crescente instabilità. Il tutto andrà ancora una volta a vantaggio degli USA che sono riusciti a destabilizzare un’altra area geografica. Gli States traggono vigore, forza e benessere dall’instabilità delle altre aree geografiche, è una strategia che portano avanti dalla seconda guerra mondiale e li ha pagati e continuerà a farlo oltremodo!

Oggi ne sono ancora più convinto.

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