“Il decreto dignità: l’inizio della fine

Prima di lasciarvi alla lettura degli articoli del decreto dignità voglio spiegare perché secondo me, se verrà approvato, sarà la disfatta definitiva della ripresa economica, l’aumento della disoccupazione, la fuga di aziende e capitali all’estero ed il definitivo blocco  del mercato del lavoro.

La ripresa economica è ancora troppo debole e le aziende italiane ancora troppo vulnerabili per poter sopportare un irrigidimento del mercato del lavoro, già con l’eliminazione dei voucher o l’utilizzo con le nuove modalità che equivale all’eliminazione, migliaia di persone sono rimaste senza lavoro o, le più fortunate, ed è tutto dire, lavorano in nero.

La maggior parte degli imprenditori piuttosto che assumere una persona con le nuove regole,  persona che oggi  magari prendono a tempo determinato, aumenteranno il carico di lavoro sui dipendenti in essere nella migliore delle ipotesi con regolari straordinari e questo comporterà  un aumento della disoccupazione.

Le aziende più  forti, valide e liquide sposteranno altrove la produzione causando un ulteriore impoverimento dell’azienda Italia ed ovviamente nessun effetto sull’occupazione, chi potrà porterà i soldi all’estero, prevedendo che il disastro economico che questo decreto porterà sui conti pubblici potrà portare ad una possibile patrimoniale o ad un prelievo forzoso come nella notte tra il 9 ed il 10 luglio del ’92.

Questi fattori porteranno ad un blocco del mercato del lavoro, nessun imprenditore accetterà di ipotecare il suo futuro e quello dell’azienda con facili assunzioni.

Spero non venga approvato e semmai dovesse essere approvato spero di sbagliarmi ma fossi io un imprenditore piuttosto, se non riesco a spostare l’azienda chiudo, ma non assumo nessuno con queste regole.

Sulle slot non ho veramente parole, tutti questi limiti e poi gli esercenti sono pieni di lotterie gestite dallo Stato.

Cosa prevede il decreto dignità:

1.Bonus assunzioni per gli under 35 fino al 2020

Il bonus del 50% dei contributi per le assunzioni di under 35, che dal prossimo anno sarebbe scattato solo per assunzioni di under 30, sarà esteso anche al 2019 e al 2020. Servirà un decreto attuativo di concerto tra ministero del Lavoro e ministero dell’Economia da emanare entro 60 giorni dall’emanazione del decreto. L’esonero del 50% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro è riconosciuto per massimo 3 anni e con un tetto di 3.000 euro su base annua. Le coperture arriveranno dall’aumento del prelievo erariale unico  sugli apparecchi da gioco a partire dal 2019. La misura costa circa 300 milioni nel triennio 2019-2021 e sale complessivamente a 600 milioni fino al 2024.

2. Voucher per alberghi e agricoltura fino a 10 giorni

I nuovi voucher potranno essere utilizzati dagli alberghi e dalle strutture ricettive che hanno fino a 8 dipendenti e utilizzano i buoni lavoro per pagare le prestazioni rese da pensionati, studenti under 25, disoccupati e percettori del reddito di inclusione o di altre forme di sostegno al reddito. I voucher per il settore agricolo, per gli alberghi e per gli enti locali non potranno essere usati per un arco temporale superiore a 10 giorni.

3. Salvi i contratti in essere fino a novembre

Previsto un periodo transitorio fino al 31 ottobre per l’applicazione delle nuove norme sui contratti a termine già in corso. Nel corso del periodo cuscinetto si potranno applicare le vecchie norme sui contratti a termine in modo da concedere alle imprese il tempo necessario per adeguarsi.

4. Tetto del 30 percento per i contratti a termine

I contratti a tempo determinato, compresi quelli in somministrazione, non possono superare il 30% dei contratti a tempo indeterminato nella stessa azienda. Previste anche multe di 20 euro al giorno per la somministrazione fraudolenta e l’esclusione delle agenzie di Somministrazione dall’obbligo di indicare le causali per il rinnovo dei contratti a termine. I costi aggiuntivi applicati ai rinnovi (il già ricordato 0,5%) si applicheranno anche ai contratti a termine in somministrazione. Il ministro del Lavoro riferirà annualmente al Parlamento sugli effetti occupazionali e finanziari delle nuove norme sul lavoro.

5. Senza le causali, dopo 12 mesi scatta l’assunzione

Se il contratto a termine supera i 12 mesi e non vengono indicate le causali, il contratto si trasforma automaticamente a tempo indeterminato.

6. Niente aggravi contributivi per il rinnovo dei contratti delle colf

Gli aumenti contributivi dello 0,5% per i rinnovi dei contratti a termine non si applicheranno ai contratti di colf e badanti.

7. Le Regioni potranno assumere per i centro per l’impiego

La quota delle assunzioni che le Regioni potranno fare nel triennio 2019-2021 sarà destinata al rafforzamento degli organici dei Centri per l’impiego, secondo modalità definite con accordo da concludere in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano entro il 31 marzo di ciascun anno.

8. Proroga nei contratti per le maestre, un concorso straordinario

Arriva la proroga dei contratti fino a 30 giugno 2019 e un concorso straordinario per risolvere il problema delle maestre diplomate prima del 2001-2002. Verranno prorogati tutti i contratti fino al 2019 trasformando quelli a tempo indeterminato in contratti a termine fino al 30 giugno 2019 e prorogando chi aveva già il contratto a tempo determinato. Si procederà poi, come da testo unico, all’immissione in ruolo: per il 50% dei posti vacanti attingendo alle graduatorie e per il restante 50% tramite concorso, attingendo prima alle graduatorie dei concorsi banditi nel 2016 e poi procedendo con concorso straordinario che verrà bandito nel 2018-2019. Il concorso è riservato ai diplomati magistrali e ai laureati in scienze della formazione primaria.

9. Salta il tetto dei 36 mesi per i precari della scuola

Salta il tetto dei 36 mesi previsto per i contratti a termine dei docenti e del personale della scuola a partire dal settembre 2016.

10. Una banca dati per il monitoraggio del fenomeno del gioco

Il ministro dell’Economia, d’intesa con il ministro della Salute, condurrà un costante monitoraggio dell’offerta di gioco, anche attraverso una banca dati sull’andamento del volume di gioco e sulla sua distribuzione sul territorio, riferendo annualmente sui risultati.

11. Obbligo della tessera sanitaria per l’uso delle slot

Sarà obbligatorio usare la tessera sanitaria per poter accedere alle slot e agli apparecchi da gioco in modo da impedire l’accesso dei minori. Dal primo gennaio 2020 gli apparecchi privi di meccanismi idonei a impedire l’accesso ai giochi ai minori dovranno essere rimossi e la violazione sarà punita con sanzioni pari a 10.000 euro per ciascun apparecchio.

12. Il logo ufficiale “No Slot” per i bar

Arriva il logo di Stato no slot per i bar, gli esercizi pubblici e i circoli privati che eliminano o si impegnano a non installare apparecchi da gioco. Il logo è istituito presso il ministero dello Sviluppo Economico e sarà rilasciato dai Comuni.

13. In credito con la Pubblica amministrazione? Si va a compensazione

I professionisti e le imprese che vantano crediti con la pubblica amministrazione potranno compensare i propri debiti anche nel 2018. La versione originale dell’emendamento, a prima firma del deputato di Forza Italia Simone Baldelli, su cui il governo aveva inizialmente dato parere contrario, puntava a rendere la misura strutturale.

14. Rinvio a gennaio per la fatturazione elettronica dei benzinai

Il provvedimento assorbe il decreto per il rinvio a gennaio 2019 dell’obbligo di fatturazione elettronica per il settore dei carburanti.

15. Immutate le tasse sulle sigarette elettroniche

Sono stati dichiarati inammissibili gli emendamenti presentati dalla Lega che riducevano la tassazione sulle sigarette elettroniche, annullando la stretta introdotta dal decreto fiscale dello scorso anno.

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